Vacanze di Pasqua oppure no. Oggi facciamo una piccola lezione: secondo il dizionario della lingua italiana Sabatini Coletti un mosaico è
“Arte decorativa di pareti o di pavimenti che consiste nell’unire, seguendo uno schema preciso, tasselli di pietra, vetro colorato o altro materiale, in modo da ottenere l’immagine dello schema stesso.”
Quello che mi piace di questa definizione è la parte “o altro materiale”. Perché lascia spazio per tutto, per materiale insolito.
Ci sono artisti che utilizzano tale materiale: bicchieri di plastica, penne, lattine di Coca-Cola. Spesso si tratta di materiale riciclato. Suppongo che ben pochi di questi artisti sono consapevoli del fatto che a la fine fanno una specie di mosaico. E che ciò che fanno ha una tradizione secolare. Beh, la tecnologia e il materiale saranno altri, ma ne anche andiamo ancora con la macchina cavallo a fare shopping.
Nella nuova serie “Altri mosaici” vi presento alcuni di questi artisti. Ecco No. 1.
Lega insieme migliaia di matite con degli elastici e crea opere d’arte incredibili. Per una mostra ha usato 1.500 scarpe e 25.000 lacci da scarpe per creare una collezione di animali. Compreso una mucca, una zebra e una papera.
Federico Uribe era già un famoso pittore, quando ha iniziato a l’età di 45 anni, di creare arte con oggetti di uso quotidiano. L’artista dice di se stesso che vuole creare una nuova natura con le sue proprie risorse. Si potrebbe pensare che vuole incitare ad un uso responsabile di risorse naturali o mettere in discussione la nostra società di consumo. Ma non è questo. Vuole solo fare arte bella e trasportare quello che sente.
Uribe ha studiato arte presso l’Università di Los Andes a Bogotà. Nel 1988 andò a New York per un programme di master a New York. È un vero e proprio globetrotter. Ha vissuto a Cuba, Messico, Russia e Inghilterra e ora a Miami.
Ulteriori informazioni
Sito web Federico Uribe
Video: Federico Uribe, Pelicruise Film Group
Foto dell’articolo: Federico Uribe “Zentimental” di sebastiem